Come abbiamo visto negli altri articoli, il metodo classico non è l’unico modo per produrre un vino spumante con le sue inconfondibili bollicine, ma i risultati hanno dimostrato come sia la rifermentazione in bottiglia il procedimento che produce le bollicine più pregiate.
Per fare questo però è necessario partire da vini base di assoluta qualità, ed i vini, dopo la presa di spuma, hanno bisogno di molto tempo di affinamento a contatto con i lieviti per sviluppare gli aromi, i migliori sapori e perfezionare il loro raffinato equilibrio.
I vitigni ideali per la produzione di vino base per produrre un ottimo Trentodoc sono solo 4, esattamente gli stessi utilizzati nella regione dello Champagne:
- Chardonnay
- Pinot Nero
- Pinot Bianco
- Pinot Meunier
Lo Chardonnay ed il Pinot Nero sono i principali protagonisti del Trentodoc e sono presenti nella quasi totalità delle bottiglie.
Lo chardonnay in Trentino ha trovato, grazie all’intuizione geniale di Giulio Ferrari, il suo territorio ideale e consente al Trentodoc di raggiungere una struttura, una longevità ed una carica aromatica importante.
Il Pinot Nero è un vitigno molto più delicato che pur essendo un vitigno antico si è adattato perfettamente alle condizioni climatiche delle nostre montagne e dona alle bollicine di montagna eleganza, finezza struttura e corposità.
Il Pinot Bianco è molto meno usato rispetto ai due vitigni sopracitati, ma consente di arricchire il bouquet fruttato dei Trentodoc. Anche il Pinot Meunier è poco usato, ma è apprezzato per la sua capacità di adattarsi alle più difficili condizioni climatiche e vegetative.
Salute!